Il Grande Inganno

Il rapporto che ci lega non è amicizia. Il rapporto che ci lega non è amore. In questo suo essere ambiguo, privo di forma, il rapporto che ci lega è incalcolabile e difficile da imitare. E’ unico: è nostro.
Dalle incomprensioni traspare comunque affetto, dall’affetto sorge a tratti un desiderio che è gioia, che è libertà. Siamo come uccelli travolti in volo da venti tempestosi; le nostre ali talvolta, come stoffe di bandiera, si aggrovigliano; e noi felicemente cadiamo, senza paura alcuna. La nostra stranezza è quella di una dolce confusione, la nostra forza è di tacita intimità, come di mani che, nascoste, si scambiano un biglietto. E tutto questo garantisce un continuo mutamento; tutto si mantiene vivo, tutto pare inestinguibile.
E se non ami la mia voce, pure da essa ti lasci guidare; e se non ami le mie mani, pure da quelle vuoi esser toccata; se anche non ami i miei baci, spesso vieni a reclamarli; e sebbene non ami i miei occhi, nella follia i tuoi vanno vagando a cercare il mio sguardo.